Luigi Boni, il Numero e la Fiamma
di Paolo Pianigiani
Numero era il nome di una galleria d’arte, attivissima a Firenze dal 1951 al 1967, animata e diretta da Fiamma Vigo, artista e gallerista allo stesso tempo.
Le sedi di Numero furono cinque, Firenze, Prato, Milano, Roma e Venezia: i criteri nella scelta degli artisti da presentare semplici e determinati: arte non figurativa e originalità della ricerca. Spesso esponevano artisti non ancora conosciuti e per alcuni le sale di Numero sono state il trampolino di lancio verso la notorietà.
Grazie agli scambi con gallerie internazionali, e collaborazioni con enti pubblici e privati, spesso l’attività espositiva varcava i confini nazionali, arrivando per esempio fino a New York, o a Copenaghen.
Fu certamente Piero Gambassi a portare Luigi Boni a Numero.
Gambassi, nato ad Empoli nel 1912 e recentemente scomparso, era presente fra gli artisti della galleria fino dagli inizi, nel 1951 e vi tenne due personali, nel 1953 (presentato da Mario Bergomi) e nel 1956 (dipinti e ceramiche).
La rivista da lui diretta, Base, della quale uscirono solo tre numeri, ebbe fra i collaboratori (tutti di prim’ordine, come Victor Vasarely e Atanasio Soldati) anche Fiamma Vigo, che vi pubblicò un suo saggio sull’Armonia.
La collaborazione con Fiamma Vigo, iniziata nel 1960, terminò nel 1965, anno che vide l’importante mostra personale del pittore empolese alla Galleria Proposte di Firenze.
Ecco alcune delle mostre organizzate da Fiamma Vigo, alle quali prese parte Luigi Boni: si tratta di una mostra personale (alla sede di Roma) e di molte collettive.
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· 1960: Galleria Numero di Firenze, via degli Artisti 6, “Mostra collettiva di arte astratta Primavera 1960”, 23 aprile – 6 maggio.
· 1960: Prato Palazzo Pretorio, “Mostra Internazionale di arte astratta, organizzata dalla Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze”, testi di Giuseppe Bigagli e Giuseppe Marchiori, 11-30 giugno.
· 1960: Galleria Numero di Firenze, via degli Artisti 6, “46 artisti astratti”, 3 agosto – 6 settembre.
· 1960: Galleria Numero di Roma, piazza di Spagna 72A, “Collettiva”, inaugurazione il 24 agosto.
· 1960: Galleria Numero di Firenze, via degli Artisti 6, “Piccolo formato”, testo di Graziano Sarchielli, 19 dicembre 1960 – 13 gennaio 1963..
· 1961: Pistoia, Galleria Nazionale, Mostra Internazionale di Arte Astratta, inaugurazione 10 settembre.
· 1962: Galleria Numero di Venezia, Crosera san Pantaleon, 3950, “Artisti a Numero”, 11 giugno – 29 agosto.
· 1962: Galleria Numero di Roma, piazza di Spagna 72A, “Mostra Personale”, settembre.
Cfr. Catalogo Bolaffi d’arte moderna 1964. Annuario della vita artistica italiana 1962-1963, pag. 365.
· 1962: Galleria Numero di Venezia, Crosera san Pantaleon, 3950, “Collettiva”, 5 novembre – 9 dicembre.
· 1962: Galleria Numero di Milano, “Collettiva”, inaugurazione 6 dicembre.
· 1963: Palazzo Strozzi, Firenze, “Numero Mostra Mercato Nazionale d’arte Contemporanea” , 23 marzo – 28 aprile.
· 1963: Galleria Modigliani, Livorno, “121 artisti. Quadri – sculture – grafici”, Mostra internazionale di arte d’avanguardia organizzata dalla Galleria Numero in collaborazione del Centro artistico del grattacielo di Livorno, 19 maggio – 12 giugno.
· 1963: Garden House, Cinquale, Ronchi di Massa, “Mostra internazionale d’arte d’avanguardia organizzata dalla Galleria Numero di Fiamma Vigo e da Renato Polidori”, 20 luglio – 10 agosto.
· 1963: The Armory Gallery di New York, “Collections Numero”, 2 – 16 dicembre.
· 1964: Palazzo Strozzi, Firenze, “Numero – Firenze – Roma – Milano – Venezia. Mostra Mercato Nazionale d’arte Contemporanea”, 21 marzo – 19 aprile (vedi foto).
· 1965: Galleria Numero di Firenze, Cavour 8, “Oggetti”, a cura di Gelli e Infantino,testo di Giuseppe Chiari, 3 – 13 aprile.
Spicca, fra le tante, la mostra a New York, nel 1963.
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Questi dati e queste date, sono ricavati dal catalogo della mostra Fiamma Vigo e “numero”, edizioni Centro D, Firenze 2003, edito in occasione di una importante mostra tenutasi presso l’archivio di Stato di Firenze, in occasione della presentazione dell’Archivio Fiamma Vigo.
Dal 1965 i rapporti fra Boni e la Galleria Numero si interrompono.
Nello stesso anno Luigi Boni tiene la sua personale alla galleria “Proposte” di Firenze, dal 15 al 30 maggio. Il perché di questo distacco non è dato sapere, Luigi non parlava mai del suo passato.
Posso immaginare che, essendo Fiamma Vigo un po’ gelosa dei suoi artisti, l’iniziativa della esposizione alla Galleria Proposte, senza il patrocinio di Numero, non le sia andata giù.
Parlando recentemente con un artista da sempre presente alla Galleria Numero, Vittorio Tolu, ho saputo che le opere di Boni erano numerose nel magazzino della Galleria (si ricorda quelle con le “palle”) e anche lui non sa spiegarsi, ancora oggi, i motivi di quella interruzione dei rapporti.
Comunque, queste notizie della presenza fiorentina di Luigi Boni alla Galleria Numero, completano in parte quanto siamo riusciti a sapere sulla vita e sulla attività artistica di questo artista, di cui il tempo e l’ignoranza dei suoi concittadini rischiano di far dimenticare del tutto anche il ricordo.