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Si è da poco conclusa, presso l’Ateliér Josf Sudek a Praga, la mostra dedicata a:

ČESKÝ DŘEVÁK

8. 4. — 15. 5. 2022

Sebbene Český dřevák sia spesso indicato come un gruppo fotografico, in realtà è sempre stato più un’associazione di amici e allo stesso tempo di personalità uniche e inclassificabili.Il gruppo non ha mai avuto un programma tematico o ideologico fisso, era piuttosto una scusa per incontri, dibattiti e di ritrovarsi insieme, così come per mostre occasionali.

Era l’antica tecnica dell’impronta a contatto di un negativo di grande formato catturato da una macchina fotografica di legno (da qui il vecchio nome autoironico del gruppo (in italiano: “zoccolo di legno ceco”, n.d.t.), che consente una riproduzione quasi perfetta del motivo, che divenne l’unico collegamento nei fatti di un’associazione molto libera.

Český dřevák è stato fondato nel 2000 da Karel Kuklík, Jan Reich, Jaroslav Beneš e Bohumír Prokůpek. Nel 2002 sono stati raggiunti da Tomáš Rasl, allora ancora studente della FAMU, e nel 2003 il decano del gruppo, Petr Helbich, è stato invitato dagli altri. Petr incarna un legame personale diretto con il più importante sostenitore della “stampa a contatto”, Josef Sudek.

Il gruppo ha cessato di esistere nel 2008, quando Bohumír Prokůpek è morto prematuramente, seguito da Jan Reich dopo un anno e Karel Kuklík è morto nel 2019.

Lo “zoccolo di legno ceco” è stato probabilmente creato negli anni in cui la classica fotografia analogica ha iniziato a suonare la campana, e quando gli apparecchi a piastre con un pedigree spesso centenario sono diventati un anacronismo incomprensibile. Il motivo dell’associazione non è stata la nostalgia per i tempi perduti, ma piuttosto un profondo rispetto per la lunga e ricca tradizione fotografica e le possibilità che può aprire a chi sa essere saggio e percettivo.

Il comune denominatore di Český dřevák non è quindi un programma o una protesta contro il tempo, ma una gioia concentrata dalle cose e dai fenomeni che possono essere ammirate e sulle quali si può contare: tra cui l’amicizia è al primo posto.

Pavel Vančát