Padova, Pontificia Basilica di Sant’Antonio, 5 ottobre 2025.
Un momento storico per un monumento considerato tra i più importanti dell’arte rinascimentale.
Dopo 85 anni dall’ultima ‘discesa’, Erasmo da Narni (detto il Gattamelata) ed il suo destriero lasciano il sagrato della Basilica di Sant’Antonio.
Nei primi giorni di ottobre, dopo circa tre anni nei quali il Gattamelata è rimasto avvolto dai ponteggi, verranno effettuate le delicate operazioni di sollevamento e calo a terra del monumento equestre, il quale lascerà il sagrato della Pontificia Basilica di Sant’Antonio alla fine di essere sottoposto agli ulteriori necessari accertamenti preliminari al suo restauro effettuato grazie al sostegno delle americane senza scopo di lucro Friends of Florence e Save Venice, le quali non mancheranno il loro prezioso contributo nella fase restaurativa vera e propria.
La separazione del gruppo scultoreo dal proprio basamento sarà effettuata nei giorni di mercoledì 8 e giovedì 9 ottobre pv, salvo imprevisti legati alle condizioni meteo. A conclusione di tale fase, le due parti del monumento verranno collocate nel vicino “ex Museo Civico” in Piazzetta Kolbe.
Il cronoprogramma prevede che le operazioni di imbragatura, sollevamento e calo a terra, e trasporto nell’androne del vicino Ex Museo Civico dell’effigie del condottiero abbiano luogo nella mattinata di mercoledì 8 ottobre ; mentre nella giornata di giovedì 9 ottobre – dal mattino al pomeriggio – saranno compiute le delicate operazioni di separazione del cavallo dal basamento in pietra ed il suo trasporto all’Ex Museo Civico.
Questa è la terza ‘discesa’ del gruppo bronzeo dal suo collocamento sul sagrato intorno al 1457. La prima avvenne nel mese di novembre del 1917, quando il Monumento venne ricoverato a Roma in Palazzo Venezia sino al termine della Grande Guerra – fece ritorno sul Sagrato nel luglio del 1919 –.
La seconda avvenne il I ottobre del 1940 quando nuovamente il Gruppo fu smontato all’inizio del Secondo conflitto mondiale e ricoverata presso l’Abbazia di Carceri d’Este (PD) dove restò sino al 6 giugno 1945.
L’opera, capolavoro di Donatello, fu eseguita tra il 1447 ed il 1453 su commissione della Famiglia del Condottiero con l’avvallo del Senato della Repubblica Veneta per commemorare Erasmo da Narni; il Monumento fu poi posizionato dinanzi alla Basilica di Sant’Antonio solo alcuni anni dopo.