Raffaella AusendaLA MAIOLICA A MILANO NEL SETTECENTOPolistampa, Firenze 2025
Firenze, 14 aprile 2025 – Un volume di 416 pagine, con oltre 500 immagini a colori, offre oggi la ricognizione estesa ed analitica di una stagione cruciale per la produzione ceramica italiana: è La maiolica a Milano nel Settecento, opera realizzata dalla studiosa Raffaella Ausenda per l’editrice fiorentina Polistampa e destinata a qualificarsi come un punto fermo negli studi del settore. Tra le arti predilette nel decorare la vita quotidiana della Milano illuminista vi era la nuova “maiolica fina”, di alta qualità materica e formale, il cui aspetto sfidava la porcellana. Nel 1745, sull’onda economica favorevole dell’impero austriaco, Felice Clerici fonda la prima manifattura moderna di maiolica fina della città. Adotterà modelli artistici innovativi elaborando forme e decori europei e orientali, e riscuoterà grande successo. Il suo miglior pittore, Pasquale Rubati, si renderà indipendente una decina d’anni dopo producendo con fortuna degli oggetti di particolare ricercatezza. Per un breve periodo, negli anni Settanta, sarà attiva anche una terza azienda: la “Fabbrica di Santa Cristina”. A partire da un’indagine approfondita sull’imponente collezione privata MIP, Raffaella Ausenda ripercorre la storia produttiva delle tre industrie, e attraverso un confronto aggiornato con le altre manifatture contemporanee europee – italiane, francesi, austriache, inglesi – offre una panoramica esaustiva di modelli, forme e decori dell’epoca. La ricerca negli archivi milanesi ha permesso, in particolare, di portare alla luce molti documenti inediti, tra cui puntuali descrizioni delle manifatture e degli inventari da dove è stato possibile dedurre nuove informazioni produttive.
Gherardo Del Lungo (335 1373725) |